Titolo originale: The BFG
Traduttore: Donatella Ziliotto
Illustrazioni: Quentin Blake
Editore: Salani
Collana: Gl’istrici
Anno pubblicazione: 2016
Numero pagine: 222
Prezzo: € 8,50
Genere: Letteratura per ragazzi
Voto:
Incipit
Ho sentito osannare spesso questo libro di Roald Dahl, indubbiamente uno dei suoi libri per ragazzi più famosi, insieme a James e la pesca gigante e La fabbrica di cioccolato.
Pubblicato nell’anno della mia nascita, il 1982, è così famoso da essere riprodotto in versione cinematografica per ben due volte. La prima volta nel 1989 con un film d’animazione dal titolo Il mio amico gigante con la regia di Brian Cosgrove e Mark Hall.Mentre la seconda volta, più recentemente, con la regia di uno dei più grandi registi di sempre Steven Spielberg con il titolo di Il GGG – Il grande gigante gentile.
Le opere di Roald Dahl sono tradotte in trentaquattro lingue, hanno venduto milioni di copie nel mondo e vinto premi prestigiosi. È morto nel 1990 ma ogni anno si celebra il Roald Dahl Day in occasione del giorno del suo compleanno.
Cosa mi è piaciuto
Il GGG non si può considerare solo un libro per ragazzi, può essere riletto sempre in ogni fase della nostra vita facendoci scoprire, nonostante il linguaggio semplice con il quale è scritto, la profondità della storia.
Ci fa altresì capire, soprattutto a noi adulti, che non bisogna mai soffermarsi sull’aspetto delle persone, ma conoscerle prima di giudicarle. Come fa Sofia la quale, anche se in un primo momento molto spaventata, nonostante l’aspetto del GGG inizia a fidarsi e nasce così un bellissimo rapporto d’amicizia.
Altro aspetto che mi è piaciuto molto è stato la capacità di Dahl di affrontare in modo semplice e diretto il tema di questa storia, la distruzione dell’uomo.
Mi sento di ringraziare l’autore per averci regalato una storia che possa, sin da bambini, far comprendere bene queste tematiche importanti. Il confronto tra i giganti e la nostra specie umana è stato molto evidenziato da Roald Dahl. I giganti non si uccidono tra di loro per nessun motivo, mentre noi uomini siamo disposti a farlo anche per motivi molto frivoli, e con qualunque mezzo.
Cosa non mi è piacito
Ci ho pensato su molto, ma anche sforzandomi, non sono riuscito a trovare un aspetto negativo in questo libro.
Le mie considerazioni
Lo reputo, per il linguaggio usato dall’autore, ottimo per laboratori indirizzati alla creazione di linguaggi di fantasia, mescolando lettere e parole per ottenerne di impensate e sorprendenti.
Valutazioni finali
Lo consiglio molto a tutti, dai bambini di 8 anni agli adulti che desiderano una lettura semplice e leggera ma allo stesso tempo riflessiva.