Cittadina S23-555 di Alessandro Sorrentino

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Biografia dell’autore

Alessandro Sorrentino, nativo di Trieste, classe 1962, attualmente risiede in Toscana. Un passato in divisa, militare prima della Marina come pilota di aereo, transitato poi al servizio civile di linea.

Sposato, quattro figli da tre relazioni diverse, a frequentato l’Accademia degli Imprenditori Liberi e negli ultimi anni ha approfondito vari aspetti legati alla crescita personale. Appassionato di lettura e accompagnato dalla voglia di scrivere ha generato il romanzo “Generazione di mezzo” che costituisce la sua opera prima.

Recensione

Incipit

Qualche settimana fa sono stato alla fiera dell’editoria indipendente BookPride a Milano. Da amante della lettura, non volevo tornare a casa senza almeno un acquisto. Allora ho iniziato la “caccia” a romanzi editi da piccoli editori e scritti da nuovi autori.

Quando mi sono trovato davanti allo stand della Casa editrice il Filo di Arianna, il mio sguardo è stato calamitato dal titolo di questo libro: Cittadina S23-555.

Mentre ero intento a leggere la trama mi si è avvicinato l’autore stesso del romanzo, il quale, con mio piacere, mi ha fatto la dedica.

Ed ora sono qui a proporvi, mie care lettrici e cari lettori, la mia recensione.

Trama

L’autore ci presenta uno scenario distopico futuro, eppure non così irreale.

La pretesa di perfezione da parte del contesto sociale che tende a diventare sempre più asettico, sempre più meccanico anche davanti ai sentimenti dei genitori per i figli, davanti alle domande esistenziali degli adolescenti e davanti alla continua competizione che rischia di essere sempre meno umana tra gli abitanti di uno stesso agglomerato sociale.

Già oggi possiamo riconoscere quartieri di primo grado, da quelli dove è il degrado ad imperare.

Il lettore, da quale parte sceglierà di stare?

Cosa mi è piaciuto

Trovo sempre molto giusta la scelta di iniziare con un capitolo esplicativo, che quindi va a spiegare al lettore il succo della storia e/o la storia del personaggio principale. E anche in questo caso sono stato accontentato da un bel primo capitolo.

Ho apprezzato la scelta fatta da Sorrentino di ambientare il romanzo in un futuro prossimo: il 2065.

Mi piacciono i romanzi di fantascienza ambientati nel futuro, ma quando un autore è in grado di unirlo al thriller, per me ha fatto centro. Ed è quello che è stato capace di fare molto bene Alessandro Sorrentino.

Vi lascio un paio di stralci tratti dal romanzo, per darvi la possibilità di apprezzare lo stile di scrittura di Sorrentino. Si tratta di due spezzoni di suspance e adrenalina.

Naja aprì le orecchie ancor prima degli occhi. Qualcosa batteva ritmicamente accanto alla sua testa. La luce illuminava la faccia di una bambina sorridente che offriva un bicchiere di latte.          La mente riprese il possesso del corpo e le sensazioni la invasero senza ricordi. Freddo. Dolore. Poi paura, sgomento. La memoria si accese come un faro improvviso lasciandole giusto i secondi necessari a capire. Pioggia, acido, pericolo.

Vedeva gli ostacoli, li superava se senza sentire altro che il suo respiro cadenzato. Correva e saltava. Saltava e correva. Incrociò un sentiero sterrato, lo prese senza indugiare e corse ancora più veloce. Si fermò quando le gambe fecero un accordo con i polmoni e si chinò ansimando con le mani sulle ginocchia, guardando la polvere giallastra che si era trascinata dietro e l’aveva raggiunta.              Sentì il rumore dell’auto quando era ormai troppo vicina. Non alzò la testa La ruota si fermò a pochi centimetri dal gomito che sporgeva come un improvviso paraurti. Cercò con gli occhi una possibile via di fuga. Il rumore dello sportello che si apriva la fece scattare in avanti. Solo tre passi e perse il controllo, travolta da un dolore lancinante. Le ginocchia furono accolte dalla terra mentre iniziava a piangere.

Apprezzo sempre molto i capitoli non troppo lunghi e in Cittadina S23-555, questo aspetto lo si riscontra in tutti i 43 capitoli.

Cosa non mi è piaciuto

L’unico appunto negativo è che, a mio avviso, è stata una buona lettura ma non sempre molto immediata e semplice da seguire. Mi è capitato qualche volta di dover rileggere un passaggio per non perdermi con i ragionamenti.

Le mie considerazioni e valutazioni finali

Tra fantascienza e thriller ci sono anche spunti che portano a riflettere, come è successo a me leggendo questo passaggio che ora vi riporto.

Corse saltellando nuda in mezzo alle piante, donandosi un momento di gioia inattesa. Danzò come una pazza al ritmo delle fontane, bagnando e sporcando con quella terra benedetta tutto il corpo; poi, felice, si fermò davanti uno spruzzo generoso che le regalò una doccia meravigliosa.                                                                                                                 Si lascio asciugare all’aria umida e, una volta rivestita, lasciò che l’oscurità la ingoiasse nuovamente.

Queste righe mi hanno portato a fare questa riflessione: si può essere felici per le piccole cose anche se si è in un momento difficile della propria vita, come lo è Naja (Cittadina S23-555) protagonista del romanzo di Sorrentino.

La trama si conclude con una domanda finale: Il lettore, da quale parte sceglierà di stare?

Io ho deciso di stare dalla parte dei buoni, quindi dalla parte di Naja, della sua famiglia e di tutti quelli che hanno deciso di andare contro il “sistema”.

E voi da che parte deciderete di schierarvi?

Non vi resta che leggerlo per scoprirlo.

A questo punto non mi resta che augurarvi… buona lettura!

5,0 / 5
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