Teddy di Jason Rekulak

Biografia dell’autore

Jason Rekulak prima di dedicarsi alla scrittura, è stato, fino al 2018, l’editore di Quirk Books. Il suo romanzo d’esordio, I favolosi anni di Billy Marvin (Rizzoli, 2018) è stato tradotto in 12 lingue e nominato per un Edgar Award. Teddy è il suo secondo romanzo che presto diventerà una serie per Netflix.

Recensione

Incipit

Sono abituato a scegliere i romanzi da leggere basandomi, su genere e trama oppure affidandomi a consigli.

Mentre questa volta mi sono fatto calamitare dalla copertina in primis e in seconda battuta dalla trama.

Mi è piaciuta davvero molto la storia e la scelta grafica.

Capirete meglio nel prosieguo della lettura.

Poi quando in copertina ho letto che Stephen King l’ha considerato il thriller più originale e inquietante dell’anno, ho capito che non mi avrebbe deluso. E così è stato!

Ed ora sono qui a proporvi, mie care lettrici e cari lettori, la mia recensione.

Trama

Teddy è un dolce bambino di cinque anni, intelligente e curioso, che ama disegnare qualsiasi cosa: gli alberi, gli animali, i genitori e, occasionalmente, anche la sua amica immaginaria, Anya, che dorme sotto il suo letto e gioca con lui quando è da solo. Ma ora a occuparsi di lui per tutta l’estate c’è Mallory, la nuova babysitter. I due si sono piaciuti fin dal primo incontro, tanto che il signor Maxwell non ha potuto opporsi all’assunzione della ragazza, che nonostante la giovane età ha dei difficili trascorsi con la droga.

All’apparenza tutto è perfetto: i Maxwell sono gentili e comprensivi, la loro casa sembra uscita direttamente dalla copertina di una rivista e le giornate sono scandite da una routine serena, che comprende giochi, pisolini e bagni in piscina. Fino a quando i disegni di Teddy cominciano a cambiare, diventano sempre più strani, cupi, quasi macabri e rivelano un tratto decisamente troppo complesso per un bambino di quell’età.

Che cosa sta succedendo? Per Teddy è colpa di Anya, è lei a dirgli cosa rappresentare e a guidare la sua mano. Qualcosa non va e, anche se può sembrare una follia, solo Mallory può scoprire la verità prima che sia troppo tardi.

Cosa mi è piaciuto

Anche in questo caso, come nell’ultimo romanzo che ho letto, del quale troverete la mia recensione sempre all’interno del blog, l’intero romanzo è scritto in prima persona, nel personaggio di Mallory, la babysitter di Teddy, il protagonista dell’intera storia.

Per molti aspetti mi è sembrato di riconoscere lo stile di King, senza nulla togliere alla bravura dello stesso Rekulak, grazie a suspence e al paranormale.

Anche nel protagonista Teddy ho ritrovato similitudini con Daniel, il bambino del romanzo Shining del maestro King.

Interessante la scelta di inserire all’interno del romanzo i disegni fatti dal bambino e/o da Anya, l’amica immaginaria di Teddy, creati da due grandi artisti, del calibro di Will Staehle e Doogie Horner che hanno lavorato con grandi personaggi, come lo stesso Stephen King (ecco che ritorna preponderante nel romanzo di Rekulak), Michelle Obama, Guillermo Del Toro e tanti altri.

Per rendervi l’idea di quanto sia utile, allo scopo di rendere più viva la storia e far provare lo stato d’animo della babysitter Mallory, l’inserimento dei disegni, vi lascio uno spezzone del libro e la sua immagine di riferimento.

Teddy entra in cucina con un nuovo disegno. È l’immagine di un uomo che cammina all’indietro in un bosco fitto e intricato. Trascina una donna per le caviglie, ne sposta il corpo senza vita. Sullo sfondo, tra gli alberi, si vedono la mezzaluna e molte piccole stelle luccicanti.                                                                                                                                           <<Teddy? Questo cos’è?>>                                                                                                                   Alza le spalle. <<Un gioco.>>                                                                                                                 <<Che specie di gioco?>>                                                                                                                       <<Anya, la mia amica immaginaria, mima una scena e io la disegno.>>

Del finale non posso dirvi molto per non rovinarvelo. Vi dico solo che si tratta di un finale a sorpresa!

Cosa non mi è piaciuto

Ad un romanzo al quale mi sento di dare 5 stelle meritatissime, non sono riuscito a trovare nessun aspetto che, anche in minima parte, non mi sia piaciuto.

Le mie considerazioni e valutazioni finali

Come avrete letto nella biografia dell’autore, questo suo romanzo diventerà presto una serie televisiva della piattaforma Netflix. Personalmente non vedo l’ora che esca e, quando arriverà quel giorno, correrò a vederla.

A questo punto non mi resta che augurarvi… buona lettura!

/ 5
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